lunedì 15 ottobre 2012

Blocco di partenza: EL KARMASO + Blunotte

Si parte.

- Siamo all'Arteria di Bologna, bell'ambiente, scavato. La serata si sente nell'aria e, devo essere sincero, ci si aspetta che arrivi gente. -

Sicuramente l'evento è stato all'altezza del pubblico, che per arrivare, è arrivato.
Tempi Duri porta sul palco un gruppo sconosciuto alla scena bolognese: i Blunotte. Dal sound rock caldo, con melodie non scontate e piacevoli; l'incattivirsi della distorsione alla chitarra nei momenti giusti, insieme alla narrante (quasi psichedelica) linea vocale, hanno reso interessante questa esperienza live del gruppo della provincia ravennate. Chi si è trovato sotto al palco, non può di dire di non aver ascoltato con attenzione, accattivato dal'indie rock dei Blunotte, e di non essersi sentito trasportato tra classici riff melodici e sterzate di carica, continuamente.

Dopo sono saliti, headliner, gli El Karmaso.
Oramai affermata band crossover, riescono con le loro linee musicali ad essere taglienti, ma allo stesso tempo freddi e calcolatori, con i vocalist (Amadeus
 ed Emilia) a rappare forsennatamente. E poi quella intrascurabile peculiarità data dai testi in spagnolo.

- Il sottopalco ormai è popolato; si fa handbanging e si poga, naturalmente. -

La cantante si presenta come al solito, brava a giocare tra sensualità e brutalità, grazie alle sue performance growl e di presenza scenica. Amadeus è lì a lato che si dimena, suda, canta, sente la musica e combatte con i suoi rasta che sbattono contro le corde della chitarra. Fondamentalmente gli El Karmaso ti cullano con le lyrics spagnole, mettono le cose in chiaro con i ritmi serrati di batteria ed i magheggi alla consolle; dopodiché ti vomitano le loro parole in faccia, con cadenza ed a grande velocità; infine ti spettinano con riff pesanti e dosi di growl.

Un pasto completo.


Segue Mario Vox: mai scontato, sempre sulla cresta dell'onda; sente il pubblico e lo accompagna. Avevo ingerito qualche birra di troppo, ma a mio parere non ne ha sbagliata una. Non è banale: è semplice. Mai superficiale. E sa leggere la situazione.
Mentore della consolle.

La musica live, le band emergenti, l'ambiente e la birra. Tempi Duri.

Ciao, a presto

Bonzo

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